Ci vediamo nel cammino

La VIA DI FRANCESCO: il 18 agosto ho iniziato questo cammino partendo dal Santuario delia Verna e domani lo concluderó con piú di una vescica ai piedi, con una profonda stanchezza nelle mie gambe e con tanta gioia in fondo al cuore. Porto con me un’esperienza che non dimenticherò mai.

Il cammino lo avevo cominciato in solitario, consapevole che camminando molte cose sarebbero cambiate nella mia vita, ma senza nessuna aspettativa concreta. Sulla VIA DI FRANCESCO ho incontrato compagni di cammino realmente speciali. Poco a poco si è firmato un piccolo gruppo di persone che camminavano assieme, dandosi appoggio l’un l’altro anche caminando a ritmi diversi.


Ciascuno ha fatto il proprio cammino, cammino che è stato único per ognuno, ma si camminava assieme, condividendo, sforzi, emozioni e risate.
Domani ciascuno tornera alla propria vita e sento un pò di tristezza quando penso che o nostri cammini si separeranno.


Ma soprattutto mi sento orgoglioso di aver potuto condividere questa esperienza con delle persone realmente magiche.
Il momento di separarmi dalle persone è sempre stato per me un momento doloroso, e cosi sarà in questa occasione. Ma preparandomi a questo momento ho voluto scrivere questa riflessione e ringraziamento
Grazie compagni di cammino,grazie di cuore per tutto cio che mi avete insegnato e regalato in questi giorni.
C’è un brano de IL PROFETA de Gibran che.vi voglio regalare 

«Popolo d’Orphalese, il vento mi spinge a lasciarvi.
Ho meno fretta del vento, ma pure devo andare.
Per noi erranti, sempre in cerca della via più solitaria, nessun giorno comincia dove un altro finisce; e nessun’alba ci trova dove un tramonto ci ha lasciato.
Anche quando la terra sta dormendo, viaggiamo.
Noi siamo i semi d’una pianta tenace, e quando siamo maturi e il cuore è al colmo, siamo affidati al vento e seminati.
Furono brevi i miei giorni in mezzo a voi, e ancor più brevi le parole
che ho detto.
Ma se nelle vostre orecchie la mia voce svanisse, ed il mio amore dileguasse nella vostra memoria, allora io tornerò;
E con un cuore più ricco e labbra più obbedienti allo spirito vi parlerò ancora.
Sì, tornerò con la marea,
E sebbene la morte possa nascondermi, e il più grande silenzio avvilupparmi, cercherò ancora la vostra comprensione.
Né cercherò inutilmente.
Se ciò che ho detto è verità, essa dovrà rivelarsi con voce più chiara, e con parole più affini ai vostri pensieri.
Io parto con il vento, popolo d’Orphalese, non affondo nel nulla;
E se oggi non è l’adempimento dei vostri bisogni e del mio amore, sia questa una promessa per un altro giorno.
Nell’uomo mutano i bisogni, non l’amore, né il desiderio che l’amore li soddisfi.
Sappiate, tuttavia, che dal grande silenzio io tornerò.»

Spero che questo testo di Gibran ti sia piaciuto e che il cammino che ora ciascuno di noi deve riprendere in solitario sia un cammino di speranza e di saggezza
Ci vediamo nel cammino, SEE YOU DOWN THE ROAD

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