Mi inchino a Mario Benedetti e confesso che anche a me piace la gente, la adoro.
Amo le persone che entrano nella mia vita per restarci, e non soltanto per un poco; le persone che quando se ne vanno poi ritornano.
Mi piacciono le persone che piangono le persone che vedi a punto di gettare la spugna e non la gettano, che quando cadono si rialzano, anche se ferite, si rialzano.
Mi piacciono le persone che raramente ti deludono, e che quando lo fanno se ne pentono e tornano indietro per sistemarlo.
Mi piacciono le persone che, quando mentono, lo fanno solamente per proteggere: persone franche che non sanno ferire, o almeno così ci provano.
Mi piacciono le persone che sanno quando ti senti triste e, in silenzio, ti prendono la mano ammiccando.
Mi piacciono le persone che camminano al tuo fianco per accompagnarti, anche se deviano dal loro percorso.
Mi piacciono le persone quando sono stanche e si fermano a riposare, prima di tornare in strada.
Mi piacciono, adoro, le persone che non hanno nulla, ma condividono tutto.
Mi piacciono le persone che ridono quando le cose vanno male, quelle che non sanno dove andare ma vanno, che non sanno ballare eppure ballano, che cantano stonate, che amano goffamente.
Adoro quelle persone, che non hanno sempre hanno un odore gradevole, che a volte bevono più di quanto dovrebbero, che anche se a volte sono ingrate, altre volte ti sanno dare l’abbraccio più autentico del mondo.
Non so se ti piacciono, non lo so.
Ti dirò soltanto che io amo questa gente, e ciò per un’unica ragione: perché è la mia gente.