Che tipo di psicologo sei Carlo? »- Mi chiesto anni fa una terapeuta che avevo appena conosciuto .
«Sono uno psicologo sinatriano», ho risposto.
«Sinatriano? Avevo sentito Rogersiano, Gestaltista, Comportamentista , Psicoanalista, Bioenergetico … ma Sinatriano…. di cosa si tratta?
«È come Frank Sinatra, faccio Psicologia » my way», a modo mio. Non mi sembra saggio ingabbiarmi in una corrente psicologica e non uscire più di lì – ho risposto – è pericoloso innamorarsi eccessivamente di un’idea, una teoria, una corrente di pensiero ».
«Sono molto interessato a quello che dici, Carlo.»
«Idee, teorie, modelli scientifici – ho proseguito – non sono null’altro che una mappa che ci orienta e ci guida. Mentre questa mappa risulta utile la utilizziamo. Sono in Andalusia? Uso la mappa dell’Andalusia, ma se viaggio in Catalogna prenderò un’altra mappa: non importa quanto amo l’Andalusia e la sua mappa. Non credi?
«Quello che vuoi dirmi – mi ha chiesto – è che nel campo dell’intervento psicologico dobbiamo essere flessibili e renderci conto quando una teoria psicologica è davvero utile per aiutare un determinato paziente e quando, invece a causa delle circostanze di quello specifico paziente e del suo problema, è più prudente dissociarsi, anche se momentaneamente, da lei per usarne un’altra che possa aiutarla meglio? »
«Proprio così», ho risposto.
«Sai Carlo, ho appena scoperto che sono anch’io una terapeuta sinatriana – rispose ridendo – penso che sia l’opzione migliore. Un giorno potremmo organizzare un seminario insieme.
