Brilla ancora , è Natale: il Natale è vicino e ti scrivo per farti gli auguri e spero che anche tu possa vivere la gioiosa tristezza che spesso accompagna in questi giorni.
È così che la chiamo, la gioiosa tristezza del Natale: tristezza per le persone che ci hanno accompagnato in altre date e che non ci sono più adesso.
Qualcuno non vive più, un altro vive lontano e non torna a casa per Natale, o forse ha smesso di parlarci, è malato, imprigionato, esiliato. …
«Wish you were here» (Vorrei averti qui) cantavano i Pink Floyd a Syd Barret, un loro amico membro della band che aveva dovuto lasciarla per un disturbo mentale. È stato bello che gli dedicassero quella canzone, per celebrare quello che era stato.
Dev’esser stata una gioiosa tristezza per il gruppo comporre quell’album.
Siamo i nostri ricordi, siamo fabbriche di ricordi, mentre ricordiamo siamo vivi.
Queste date sono per il ricordo e la celebrazione, per celebrare che abbiamo ancora memoria. Per stare insieme con le persone che amiamo e ricordare quelle che vorremmo avere ancora al nostro fianco e che non ci sono. Giorni per divertirci, ridere cantare e quando lo facciamo, i nostri personali «diamanti pazzi» sono al nostro fianco, e brillan più che mai, nella nostra memoria
Buon Natale e, mi raccomando, brilla ancora «crazy diamond».
Ti ho allegato un regalo, una poesia di Rafael Alberti
Natale (Rafael Alberti)
“Apran.” “Non c’è posto.” “Per una notte.” “Chi sei?” “La Vergine.” “La Vergine tu, così coperta di neve?” “Sì.
II
La migliore casa, signora, la migliore, chè tu sei la Madre di Dio. Possa lei avere il miglior letto, signora, il migliore, chè tu sei la Madre di Dio. Apri i portoni, apri! Presto, per favore, questa è la Madre di Dio!
III
«Niente soldi, buon amore! E tuo padre falegname! Come si fa a vivere senza soldi?» «Venditore, la mia alba in fiore! Il mio tesoro non ha fasce! E nemmeno una coperta calda, trema il tuo buon amore!» Vendtrice, muore la mia alba in fiore.
Syd Barret